Non solo aiuti dagli enti pubblico. Anche il privato si mobilita con iniziative spontanee. È il caso dell’azienda di Fisciano Bioplast, produttrice di packaging
alimentare che per i suoi 120 dipendenti stanzia 200 euro in busta paga per aiutarli a pagare le bollette.


«È un benefit per sostenere i nostri collaboratori ad affrontare le spese familiari che crescono ogni mese di più – spiega Marco Gambardella, direttore sviluppo commerciale dell’azienda – Abbiamo messo in conto un investimento importante per il welfare aziendale, si tratta di un investimento a cinque zeri. Siamo vicini al personale, il capitale umano è al centro della nostra società. Anche durante il Covid abbiamo coperto il rischio malattia con un’assicurazione per i collaboratori e le loro famiglie. Abbiamo preso l’impegno e lo manterremo ma la domanda alimentare sta rallentando, ci troviamo in un momento difficile per tutti. Se il governo non interverrà, saremo costretti a prendere decisioni. Finita la guerra i nostri padri, fondatori della democrazia decisero di ricostruire prima le imprese e poi le case. Anche adesso è necessario prendere decisioni, per dare dignità alle persone e alle famiglie».

Marco Gambardella racconta di aver ricevuto una bolletta di energia con costi insostenibili: da una fattura bimestrale di 30mila euro a una bolletta ogni 40 giorni di 312mila euro a settembre. «Ad agosto ci siamo fermati a 250mila euro, eppure abbiamo lavorato una settimana. Nella prima fase abbiamo cercato di aumentare i prezzi ma anche questa non è una politica premiante. Da un anno diciamo che la politica industriale non è al centro dell’agenda dei vari governi, ora più che mai serve una politica energetica. Senza ci lasciano alla deriva, come in questi mesi, con le casse integrazioni che crescono».